sabato 2 febbraio 2013

RACCOLTA DEI RIFIUTI A FALCONARA

RACCOLTA DEI RIFIUTI A FALCONARA: IL FALLIMENTO DELLA GIUNTA BRANDONI

In questi giorni è arrivata nelle case di tutti i cittadini la letterina elettorale di Brandoni. Mi riferisco alla penosa strumentalizzazione della comunicazione sulla raccolta dei rifiuti.
Per spiegare ai cittadini aspetti tecnici della gestione dei rifiuti e del loro corretto conferimento era necessario inserire nel depliant una foto del Sindaco? Per l’Amministrazione di destra evidentemente si, per trarne un ingiusto vantaggio mediatico in tempi di campagna elettorale.
Entrando nel merito, la comunicazione è una vera presa in giro per i cittadini. Infatti non c’è alcuna necessità reale, come invece riportato nel depliant, di conferire rifiuti specifici ad orari specifici. Questo sarebbe necessario se il nostro Comune gestisse i rifiuti con il metodo del “porta a porta spinto”. Brandoni ha invece deciso, con un’inopinata inversione ad “u” rispetto alla sua scelta iniziale, di abbandonare il sistema del porta a porta, già impostato dall’allora maggioranza di centro sinistra, optando per la raccolta di prossimità. Ed oggi cittadini e imprese che operano sul territorio subiscono gli effetti disastrosi di questa pessima scelta, che il PD non ha mai smesso di contestare. Infatti, mentre la Regione Marche ha una media del 50 % di raccolta differenziata e la provincia di Ancona fa anche meglio, conseguendo un risultato di circa il 54 % , il Comune di Falconara, si ferma al 42 %., il peggior risultato fra i sei comuni più grandi.
E non si tratta soltanto di un dato negativo solo sotto il profilo “civico” e ambientale. Di fatto tutto ciò si traduce dal 2009 (anno di applicazione della disciplina per il deposito dei rifiuti solidi) in un considerevole danno economico per tutti i contribuenti falconaresi.
Non solo un danno “immediato” per i falconaresi, per la necessità di rivedere al rialzo le tariffe per il servizio di raccolta differenziata, ma una beffa che produce i suoi effetti da tempo. Infatti dal 2008 i residenti di Falconara pagano al Comune una delle TARSU più alte in circolazione, proprio in virtù della presunta attuazione del servizio di raccolta differenziata porta a porta, che essendo più complesso, è anche più costoso. Così i cittadini pagano da anni una quota supplementare giustificata da un servizio (raccolta porta a porta) che non è mai esistito.
Grazie all’Amministrazione Brandoni, per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta stabiliti dalla disciplina regionale, Falconara è costretta a pagare per conferire i rifiuti in discarica, oltre agli 80 euro a tonnellata, anche 24 euro in più di penalità per non aver raggiunto il 60%. E sono risorse che la città avrebbe facilmente potuto risparmiare e quindi reinvestire.
Ma quanti sono i soldi che invece di essere utilizzati per i cittadini sotto forma di servizi ed investimenti, sono stati letteralmente gettati nella spazzatura? Se Falconara avesse raggiunto il 60% di differenziata, il risparmio in tre anni sarebbe stato di un milione e mezzo di euro! Quanto si sarebbe potuto fare per la città avendo a disposizione una somma così ingente per i servizi ai cittadini, commercio, artigianato, cultura, servizi sociali….
I cittadini di altri Comuni virtuosi, che si sono impegnati per tempo e con scrupolo nel perseguire gli obiettivi (ambientali, civici ed economici) sulla raccolta differenziata, oggi beneficiano di città più pulite e più ricche. Falconara invece grazie all’Amministrazione di destra ha ottenuto l’esatto contrario. Un servizio inefficiente e più costoso, una città più sporca, ma in compenso meno risorse e quindi nessuna opportunità di scelta.


Antonio Mastrovincenzo

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